Duomo Calcio

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA
-lun 28/2 Under 14 Rosso, allen in palestra Bonafous
-mar 1/3 Allievi, allen in palestra Bonafous
-mer 2/3 Under 12, allen a S.Carlo (se non piove allenamento nel campetto a S. Carlo)
-mer 2/3 Under 10, allen al Bonafous
-gio 3/3 Under 14 Blu, allen al Bonafous (campo di S.Carlo impraticabile)
-sab 5/3 Under 14 Rossa gioca alle 14,30 a Torino, ritrovo ore 13,15 P.za Europa
-sab 5/3 Under 14 Blu gioca alle 16,00 a S. Carlo
-dom 6/3 Allievi giocano al mattino a Torino
P.S. Cercasi volontario squadra Under 14 blu per tracciare il campo sabato 5/3 al mattino, mettersi in contatto con Dario, Grazie!
MERCOLEDI' 9 MARZO SOSPESI GLI ALLENAMENTI PER FUNZIONE DELLE CENERI IN DUOMO ALLE ORE ...

NO ALL'AGONISMO ESASPERATO
SI ALLA CRESCITA INDIVIDUALE DI TUTTI I RAGAZZI

Siamo partiti da un’analisi dei bisogni dei bambini e degli adolescenti considerando che la nostra società impone ai bambini ritmi scolastici e di impegni vari vertiginosi senza però tener conto che l’unico vero bisogno che un bambino ha è quello di muoversi, giocando e relazionandosi con i coetanei. Invece la tendenza di noi adulti è quella di tenerli impegnati attraverso attività sedentarie perchè bambini iperattivi e turbolenti ci danno fastidio, invece di pensare che è la natura propria del bambino a renderli così vivaci ed esuberanti.
Questa sedentarietà diffusa porta a dei dati sconcertanti: in Italia un bambino su tre è in sovrappeso, grazie al lungo tempo che i nostri figli dedicano a televisione, internet, face book, playstations.
E i pochi ragazzi che si dedicano allo sport, che offerta trovano? La principale offerta delle società sportive è quella della “prestazione a tutti i costi” anziché quella della partecipazione, l’amicizia è sostituita dalla competitività.
Ma il grave errore è a monte, perché l’organo ufficiale preposto all’organizzazione dello sport in Italia, il Coni, impone l’inizio dell’agonismo addirittura a 5-6 anni in molti sport, e il 22% dei bambini inizia a fare sport a 3-5 anni, non è un po’ esagerato?
La conseguenza di tutto questo? Un “agonismo esasperato in tutti gli sport”, la situazione è allarmante, sui campi di gioco, nelle palestre, nelle piscine, sui campi da sci si assiste a scene assurde con allenatori e genitori che inveiscono sul bambino per una vittoria mancata.
L’ obiettivo è vincere sempre e comunque, anche a discapito della crescita educativa e tecnica di TUTTI i ragazzi creando sin dai 7-8 anni i “titolari” che saranno sempre più spremuti e le “riserve” che saranno sempre più frustrate. Creando titolari e riserve quanti ragazzi continuano ed approdano allo sport in età adulta? E i risultati a lungo termine? L’attenzione è solo sul risultato della gara! E non ci si rende conto del male procurato ai ragazzi che non giocano mai. La % di abbanodono degli sport a 15 anni è del 28%! E’ chiaro che tutto il sistema sportivo italiano è in crisi di risultati a livello internazionale.
Basti pensare che nel calcio la % dei giovani professionisti che approda in serie A è in media del 6%, perché nei settori giovanili anziché insegnare i fondamentali tecnici e tattici si studiano espedienti per vincere e pochissimi sono i ragazzi in grado di giocare in prima squadra a 18-20 anni.
Basterebbe che il Coni introducesse una regola semplice: tutti i ragazzi facenti parte della rosa della squadra iscritta al campionato, devono giocare gli stessi minuti in ogni gara di campionato.
Sparirebbero i titolari e le riserve, l’allenatore sarebbe obbligato ad allenare tutti allo stesso modo, senza privilegi, in maniera individuale e tutti crescerebbero, ognuno con le sue capacità e soprattutto ognuno con i suoi tempi di apprendimento, perché non siamo tutti uguali.
Nascerebbe così un sano agonismo educativo, senza ansia di risultato, ogni ragazzo può esprimersi al massimo, senza condizionamenti e la sua creatività non ha più limiti: per essere creativo non mi devo sentire giudicato…da nessuno! Ma apprezzato per quello che sono!
Questo porta una grande serenità nei ragazzi e uno stato d’animo ideale  per allenarsi e giocare in campionato con il massimo impegno e, a lungo termine, ottenendo i giusti risultati.
Al Duomo tutto questo è ormai realtà grazie a Don Dario, a genitori sensibili, a dirigenti attenti e ad allenatori convinti che sia questa la strada giusta.
Il sabato pomeriggio quando le quattro squadre giocano a S. Carlo, l’oratorio si trasforma in un luogo di festa, dove vincitori e vinti vengono festeggiati in egual modo con il terzo tempo facendo merenda tutti insieme con le torte preparate dalle mamme dei nostri ragazzi.
Lo sport vero esiste, basta crederci!

Dario Biasiolo e lo staff che porta avanti il sogno